Leggere è un’attività essenziale per il benessere mentale e cognitivo a tutte le età. Esistono prove scientifiche sul ruolo positivo della lettura: nel 2013, ad esempio, la rivista scientifica “Brain Connectivity” ha pubblicato lo studio di un gruppo di scienziati dell’Emory’s Center for Neuropolicy di Atlanta, negli Stati Uniti, che è andato alla ricerca di prove biologiche dell’impatto benefico della lettura sul sistema nervoso.

Nello specifico, i ricercatori hanno effettuato una risonanza magnetica a un gruppo di persone per 19 giorni consecutivi: la risonanza veniva fatta ogni mattina dopo che i partecipanti, la sera precedente, avevano letto alcune pagine di un romanzo.

I risultati hanno rilevato un aumento dell’attività cerebrale nel lobo temporale sinistro, che regola l’attività linguistica e la scelta delle parole. Il dato più sorprendente è che l’esame, diversi giorni dopo la fine della lettura, riscontrava un’intensa attività nervosa, segno che gli effetti permangono nel tempo.

Leggere è importante in epoca scolare, da adulti e anche nella terza età, quando la memoria inizia a essere fisiologicamente meno attiva. È proprio da anziani, anzi, che entra a far parte delle occupazioni che, oltre a essere piacevoli, possono avere effetti positivi sulle funzioni cerebrali e cognitive.


Abbiamo riportato qui 5 buoni motivi per coltivare la lettura a tutte le età:

  • Migliora la concentrazione
  • Migliora la memoria
  • Aumenta la riserva cognitiva
  • Esercita la fantasia e lo svago
  • Facilita la socializzazione


Per i più anziani, perché sia utile la lettura,  è opportuno orientarsi sulle letture più consigliate.

Ecco qualche suggerimento per orientarsi nella scelta:

  • Se si legge un quotidiano è meglio preferire testate che trattano la cronaca locale. Conoscere le piccole o grandi notizie relative alla città o al paese in cui vive, infatti, fa sentire la persona coinvolta e accende la sua curiosità.
  • Tra i romanzi sono indicati i gialli, classici o moderni, purché abbiano una trama semplice, non ci siano troppi personaggi e prevedano un finale piacevole.
  • Anche i racconti umoristici vanno bene, a condizione che riportino qualche semplice battuta che l’anziano sia in grado di comprendere: ridere, infatti, aumenta serotonina ed endorfine che regalano benessere.
  • Sono ideali anche i grandi classici, come i romanzi storici. Può trattarsi di libri che la persona ha già letto a scuola, quando era piccola, oppure di storie che non conosce ancora. I classici, infatti, riportano in una dimensione senza tempo, sono fonte di riflessione e insegnamento, inoltre hanno sempre un personaggio in cui ci si può identificare.
  • I racconti a puntate, le fiabe e le favole, si rivelano letture adatte perché di solito sono semplici ma apprezzate, e riescono a coinvolgere e a catturare l’attenzione.

Ai nostri ospiti della casa di riposo per anziani "RP Valverde", offriamo diverse letture suddivise per generi.